ATLETICA. 100 KM DEL PASSATORE, MOLTI I “RUNNER” FERRARESI AL VIA DELL’ULTRAMARATONA

 

Si è tenuta, Domenica 25 maggio, la storica ultramaratona “100 Km del Passatore” giunta quest’anno alla sua 50ª edizione.

In più di 3200 atleti hanno sfidato il duro percorso che prende il via dalla magnifica piazza Duomo di Firenze per inoltrarsi negli splendidi paesaggi toscani ed inerpicarsi sull’Appennino lungo la Vetta delle Croci a 518 metri di altitudine, fino a raggiungere, a 48 Km dalla partenza, il punto più alto del tracciato, il Passo della Colla di Casaglia a 913 m. sul livello del mare, per poi discendere in Romagna, passando per Brisighella fino a Faenza dove nella suggestiva piazza del Popolo è situato il traguardo della corsa.

Cento chilometri che rappresentano una prova impegnativa anche per i ‘runner’ più esperti, molti infatti sono i ritiri durante il percorso per le cause più diverse e poter tagliare il traguardo rappresenta per molti dei partecipanti la soddisfazione di una impresa riuscita.

In questa 50ª edizione 2025 la vittoria della competizione è andata ad Alessio Milani dell’Atletica Monfalcone che ha completato il percorso in 6:50:29.42, lasciandosi alle spalle  il francese Julien Nison giunto all’arrivo in 6:59:21 e David Colgan dell’Atletica Castenaso che ha tagliato il traguardo con il tempo di 7:13:16.

Tra le donne, la vittoria è andata a Ilaria Bergaglio dell’Atletica Novese di Novi Ligure con il tempo di 7:46:53.47, al secondo posto, la romagnola Daniela Valgimigli della Liferunner di Sant’Agata sul Santerno 7:54:13.57 e terzo posto per la vincitrice della precedente edizione, anche lei romagnola,  Federica Moroni che ha concluso la gara in 7:58:28.25.

Buona la partecipazione da parte di atleti della nostra provincia con la ASD Corriferrara che ha schierato 11 concorrenti alla partenza, tutti giunti a fine percorso: Chiara Rosignoli, Vittorio Cavallini, Pietro Sibilla, Laura Rinaldi, Rita Poletti, Marcello Gardin, Samuele Mazzini, Guido Sciavicco, Laura Garcia Gonzales, Alessandro Balboni e Laura Varolo, che hanno voluto scrivere il loro nome negli annali della gara ed aggiungere al loro “Palmares” questa impresa sportiva che rappresenta una sfida, soprattutto con se stessi, ed un test particolarmente impegnativo di resilienza atletica e mentale.