ATLETICA. ‘IRONMAN’ PESCHIAROLI RISORGE IN AUSTRIA
“Quando il giorno di Natale, ero sul lettino del pronto soccorso dopo essere stato travolto da un auto mentre mi allenavo in bici, pensavo che mai sarei riuscito a tagliare questo traguardo”. Queste le parole del cussino Davide Peschiaroli subito dopo aver completato l’Ironman di Klagenfurt, a meno di sei mesi dal brutto incidente che lo aveva costretto ad interrompere la preparazione per il suo appuntamento stagionale più importante. Settimane di fisioterapia e lavoro in palestra, e poi ancora allenamenti quotidiani in acqua e sulle strade gli hanno però spalancato le porte della Carinzia dove, davanti a una cornice di pubblico pazzesca, quasi tremila atleti provenienti da oltre settanta paesi si sono sfidati per ore lungo i 3.8 km di nuoto, 180km di bici e una maratona. La gara, tappa iconica del circuito Ironman, si è presto tramutata in una battaglia epica a causa delle pessime condizioni meteorologiche, con pioggia e grandine a tener compagnia a protagonisti e tifosi per buona parte della giornata. L’atleta romano, in forza al Cus Ferrara Triathlon dal 2020, non parte bene nella acque del lago Wörthersee, ma dopo qualche centinaio di metri dimentica il dolore alla spalla, odiosa eredità dell’incidente, e incrementando le bracciate recupera buona parte del terreno perduto completando la prima frazione di nuoto senza intoppi in un tempo tutto sommato soddisfacente. Veloce al T1 (cambio nuoto-bici), Peschiaroli rompe gli indugi sui saliscendi del suggestivo tracciato austriaco reso viscido e insidioso dai frequenti acquazzoni e dalla forte grandinata; con una pedalata fluida e regolare, sicuro della “gamba” forgiata nelle tante sessioni di allenamento, l’atleta giallonero termina i 180km di distanza e gli oltre 1800mt di dislivello in poco più di cinque ore e mezza con una buona scorta di energie. Anche la transizione bici-corsa è velocissima e i 42.195 metri dell’ultima frazione scorrono rapidi e senza cedimenti, scanditi dallo schiocco delle suole in carbonio sull’asfalto bagnato e dagli incessanti incitamenti del numeroso pubblico presente. Il tabellone al traguardo dirà 10h46’26”, risultato di tutto rispetto per un atleta over 50 con solo sette gare alle spalle, frutto di mesi di sacrifici e duri allenamenti e del lavoro straordinario di David Morelli, uno dei migliori tecnici presenti nel mondo del triathlon. Il 44° tempo della categoria M3 e il 602° assoluto sono numeri che saranno presto dimenticati, mentre resterà indelebile la consapevolezza che determinazione e passione permettono di superare qualsiasi ostacolo e che il sostegno di amici, allenatore e compagni di squadra, cura anche le ferite causate da incauti automobilisti.