BOXE. ANTONIO LICATA È CAMPIONE ITALIANO DEI PESI WELTER

È stata una riunione di Boxe che ha riscosso un grosso successo di pubblico quella organizzata da Promo Boxe Italia al Palasport di Ferrara Venerdì 5 Aprile. Ed il pubblico, accorso numeroso ad assistere agli incontri, è uscito soddisfatto dallo spettacolo offerto dagli atleti saliti sul ring, ed in particolare i tifosi dei pugili ferraresi Antonio Licata, che si è laureato Campione Italiano dei Pesi Welter battendo il romano Patrizio Moroni, per intervento medico all’inizio della 7ª ripresa e del Superleggero Emanuele Molaro che ha fatto il suo esordio tra i professionisti con una vittoria meritata, ottenuta dopo una vera battaglia con il coriaceo Giovanni Soriato.

È stato proprio il match tra i superleggeri Molaro e Soriato che ha aperto la serata di pugilato, con un cartellone che prevedeva 6 incontri tra professionisti di cui uno come detto valido per il Titolo Italiano dei Pesi Welter ed uno, al femminile per il Titolo Europeo dei Pesi Leggeri. Molaro e Soriato si sono dati battaglia a viso aperto senza risparmiare i colpi, con il ferrarese che incalzava l’avversario ed il pugile napoletano che cercava di rispondere colpo su colpo agli attacchi del pugile di casa. Una battaglia che ha visto Molaro subire un conteggio durante la seconda ripresa per un corto gancio sinistro di Soriato che lo ha messo al tappeto. Rialzandosi prontamente il pugile allenato da Roberto Croce, ha saputo reagire, incalzando con serie di colpi l’avversario, fino a portarlo sull’orlo del Knock Out la ripresa successiva quando l’arbitro contava fino ad 8 anche il napoletano, che poi riprendeva il combattimento. Un incontro continuato poi sulla stessa tematica con Molaro ad attaccare e Soriato che cercava di anticiparlo e schivare i colpi per rientrare. Al termine  del 6° round i giudici hanno visto vincitore Emanuele Molaro, che ha così dato inizio alla sua carriera di professionista, con una bella vittoria sul ring di casa.

A seguire un incontro tra pugili della stessa categoria del precedente, il superleggero di origine nigeriana della Ferrara Boxe, Joseph Okoye, è stato opposto ad un esperto nicaraguense residente in Spagna di 44 anni: Reynaldo Cajina, un veterano con l’impressionante record di 113 incontri disputati. Un match che ha visto il centroamericano boxare di rimessa, cercando di cogliere di sorpresa Okoye con colpi larghi, per tutte le 6 riprese, senza riuscirvi. Okoye quindi, che si è aggiudicato il verdetto della giuria grazie al maggior numero di colpi messi a segno ed al continuo incalzare l’avversario mettendolo diverse volte in difficoltà.

Terzo confronto della serata, quello che ha visto, in una sorta di Derby, Dario Sapone della Ferrara Boxe opposto a Danilo Barile di Bologna per la categoria Superpiuma. Un incontro caratterizzato da ritmi molto alti ed un atteggiamento molto aggressivo da parte di entrambi i pugili, tanto che in alcune fasi il match pareva confusionario, con anche un paio di cadute di entrambi i pugili al tappeto a causa di spinte o strattonamenti. Alla fine i giudici hanno premiato Dario Sapone che tra i due contendenti, è stato quello che ha messo a segno i colpi più nitidi, mandando spesso a vuoto il pugile avversario.

Sottoclou ai due incontri di cartello della serata, è stato il match nella categoria Supermedi tra il reggiano Domenico Vinciguerra ed il campano di Nocera inferiore Francesco Coppola, notevole il divario di età tra i due, visto che coppola regalava 16 anni al 22enne Vinciguerra. Divario di età che però non si è visto sul ring, con Coppola che portava colpi pesanti che scuotevano Vinciguerra oltre che fermarne il pressante attacco. Dopo sei riprese molto combattute e disputate ad alto ritmo, i cartellini dei giudici hanno premiato Coppola, che sicuramente aveva subito meno colpi del comunque generoso suo avversario.

Primo Clou della serata e probabilmente il Match più atteso, quello valido per il Titolo Italiano dei Pesi Welter tra il pugile di casa Antonio Licata ed il romano Patrizio Moroni. Un incontro che fino dai primi minuti ha rivelato il notevole divario tra i due contendenti, con il romano che ha messo sul quadrato una grande generosità e carattere, che non sono bastati però a contenere la superiorità tecnica di Licata, che ha saputo gestire l’incontro imponendo a Moroni i propri ritmi e le distanze a lui più congeniali, martellando il romano con colpi vari ed efficaci, al punto che già al termine della prima ripresa, al di sopra dell’occhio sinistro di Moroni, si notava un preoccupante rigonfiamento. Con il susseguirsi della riprese il divario tra i due pugili continuava ad aumentare, con Licata che si aggiudicava tutte le riprese alla prima lettura dei cartellini dei giudici dopo il quarto round. Licata che in pieno dominio del ring, continuava a colpire con precisione e schivare i tentativi di rientro dell’avversario e Moroni che provava a fare il match, ma ritrovandosi sempre più in difficoltà, anche per l’occhio tumefatto che iniziava a dargli problemi di vista. All’inizio della 7ª ripresa l’epilogo, il medico di bordo ring, constatava che lo stato dell’occhio sinistro di Moroni, non consentiva al generoso pugile romano di continuare a combattere e decretava lo stop dell’incontro e la vittoria del titolo italiano, al festeggiatissimo Antonio Licata. Con questa vittoria, Licata riporta a Ferrara la cintura di Campione Italiano dei Pesi Welter 29 anni dopo l’ultima conquista del titolo di questa categoria, da parte di Alessandro Duran.

Finale di riunione e secondo incontro Clou della serata, il Titolo Europeo Femminile dei Pesi Leggeri, tra la detentrice Pamela Noutcho Sawa, bolognese di origine camerunense e la sfidante fiorentina Martina Righi. Pochi scambi al centro del ring, poi la campionessa fa partire un preciso diretto che colpisce d’incontro al mento la sfidante che crolla al tappeto, l’arbitro inizia il conteggio e la Righi indugia a rialzarsi, quando si rialza è troppo tardi, il conteggio è terminato e Pamela Noutcho Sawa conserva il Titolo Europeo Femminile dei Pesi Leggeri.