BOXE. OBAID: “VOGLIO PORTARE IL TITOLO A FERRARA, PER ME E PER LA MIA CITTÀ”

Il prossimo 6 dicembre, si ripresenta per Ahmed “Gentleman” Obaid l’opportunità di conquistare il Titolo Italiano dei Pesi Mosca, (51 Kg) attualmente vacante, affrontando al Palasport di Ferrara, da co-sfidante, l’imbattuto trentaquattrenne monzese Vincenzo “Bumbum” Rossi.

Assorbita la sconfitta ai punti subita nel precedente tentativo, nel luglio 2024 a Ladispoli, contro Manuel Rizzieri, in un match terminato con un verdetto piuttosto discutibile che diede il via ad uno strascico di polemiche; il pugile nostro concittadino, non si è demoralizzato e si è rimesso subito al lavoro.

Dopo aver battuto Francesco Di Bartolo lo scorso dicembre a Ferrara, nel giugno di quest’anno si è preso la soddisfazione di diventare Campione Internazionale U.B.O. dei Pesi Mosca, battendo ai punti il venezuelano Rafael Marquez.

Ora Obaid, vuole ritentare di vestire la cintura di Campione Italiano e arriva a questa nuova sfida per il titolo nazionale all’età di 29 anni, con la giusta esperienza e soprattutto con l’entusiasmo di quegli atleti che praticano lo sport in modo professionale, conservando la stessa passione di quando erano adolescenti.

L’INTERVISTA:

Quando hai iniziato a dedicarti alla Boxe?

La Boxe ha iniziato ad interessarmi che ero ancora piccolo, sono entrato in una palestra di Boxe perché volevo rinforzarmi fisicamente, poi sono rimasto molto affascinato dall’atmosfera che si respirava in quell’ambiente, nel quale gravitavano molte “vecchie glorie” del pugilato ferrarese. Il mio primo incontro l’ho combattuto a 13 anni e mi allenavo nella palestra del C.A.P.E. Club Amici del Pugilato Estense a Ferrara in via Folo Boario, il mio Maestro allora era Roberto Croce.

C’è un pugile che ti ha ispirato particolarmente in quegli anni?

Senz’altro Giovanni Parisi, è stato un grandissimo campione che ho ammirato tantissimo e le sue imprese mi hanno dato lo slancio per allenarmi con impegno e salire sul quadrato dando il massimo.

Il 6 dicembre ritorni a combattere per il titolo italiano, ma con un anno in più di esperienza, come affronterai il match?

Dagli sbagli si impara e rispetto alla volta precedente mi sento più carico e determinato, affronterò l’incontro con maggiore cattiveria agonistica perché non ho nessuna intenzione di farmi scappare questa nuova opportunità di diventare Campione Italiano. In più avrò l’oppotunità di combattere in “casa”, nella mia città e davanti ai miei tifosi.

Il tuo Maestro Massimiliano Duran afferma che, come hai dimostrato vincendo il Titolo Internazionale U.B.O, sei un pugile che può ambire a palcoscenici anche più prestigiosi del Titolo Italiano, consideri questo incontro con Rossi un punto di partenza?  

Si, penso che il Titolo Italiano sia un passaggio quasi obbligatorio nella carriera di un pugile, è una porta che va “sfondata” per aprire nuovi orizzonti e accedere a traguardi importanti. Io posso contare su un team, altamente competente, di persone che credono in me e facendo un passo alla volta lavorando insieme, abbiamo l’ambizione di fare sempre meglio.

Come stai preparando questa sfida tricolore?

In vista di questo combattimento, mi sto allenando tutti i giorni, con il preparatore atletico Romano Becchetti ed il Maestro Massimiliano Duran, al mattino faccio footing, poi vado al lavoro ed alla sera vado in palestra per curare la parte atletica e rifinire tecnica e strategia, è un periodo piuttosto impegnativo, ma riesco comunque a gestirmi al meglio.

Ti troverai di fronte un avversario imbattuto che ha un’ alta percentuale di vittorie per K.O. sarà una vera battaglia.

So di affrontare un avversario tosto e per questo stiamo preparando con il Maestro Duran la giusta tattica da portare sul ring, rispetto le qualità di Vincenzo Rossi, ma non mi spaventa affrontarlo, questa sfida è per me molto importante e sicuramente darò il massimo per portarla a termine nel migliore dei modi.

Cosa vorresti dire ai tuoi concittadini riguardo a questo tuo tentativo di conquistare la cintura tricolore?

Mi auguro che i ferraresi vengano a darmi il loro sostegno, perché desidero fortemente portare a Ferrara il Titolo Italiano e questo sarebbe un mio importante traguardo personale, ma anche un ulteriore riconoscimento sportivo per la nostra città che sarà “Città Europea dello Sport 2027”