BOXE. SARCHIOTO: “IL MONDIALE CON MKWAKWATE SARÀ UNA BELLA BATTAGLIA”
Sarà battaglia Sabato 6 Dicembre sul ring del Palasport di Ferrara, ad affrontarsi due pugili dotati entrambi del colpo da Knock Out e con percentuali altissime di match conclusi prima del limite.
Queste le premesse del Campionato Mondiale dei Pesi Medi (73 Kg) U.B.O. “Universal Boxing Organization”, una sigla fondata nel 2004 in Germania, che sta continuando riscuotere consensi e ad accumulare prestigio a livello mondiale, che si contenderanno l’italiano Giovanni Sarchioto ed il tanzaniano Ramadhan Mkwakwate, nella riunione organizzata dalla “Accademia Boxing Duran” di Massimiliano Duran e Soili Schiavi.
Abbiamo incontrato il pugile italiano allenato da Massimiliano Duran, Giovanni Sarchioto: un vero talento, con una carriera dilettantistica di grande valore, che lo ha visto nel 2011 Medaglia d’Oro ai Campionati Italiani Junior; nel 2013 vincere il Torneo Nazionale “A. Mura” e conquistare nuovamente la Medaglia d’Oro ai Campionati Italiani Junior. L’anno successivo, sale sul podio per ricevere la Medaglia d’Argento ai Campionati Europei Youth e la Medaglia d’Oro ai Campionati Italiani Youth. Nel 2016 ancora due vittorie di alto prestigio: il Guanto d’Oro d’Italia e i Campionati Italiani Assoluti. Nel 2018 è di nuovo vincitore al Guanto d’Oro d’Italia e dei Campionati Italiani Assoluti. Il suo record da dilettante, è di 75 vittorie, 22 sconfitte e 1 pari.
Nel 2021, il passaggio al professionismo, con il record attuale di 12 vittorie, 9 per K.O. ed una sola sconfitta ai punti,subita in occasione della manifestazione internazionale “WBC Grand Prix” di Riyad in Arabia Saudita. La sua percentuale di vittorie prima del limite è altissima il 75%.
Ventotto anni, alto 183, con un peso di 72 Kg. “Giovanno Sarchioto è un predestinato ai palcoscenici pugilistici internazionali”, dice Massimiliano Duran.
L’INTERVISTA:
Come e quando nasce la tua passione per il pugilato?
È nata prestissimo, quando all’età di 5 anni seguivo mio padre, che è stato un buon pugile dilettante, in palestra; già allora sognavo di poter salire sul ring e mi vedevo pugile pronto a combattere per vincere. Poi, mio padre da grande appassionato di Boxe, aveva una grande collezione di videocassette con gli incontri più spettacolari ed importanti della storia e sono cresciuto passando ore a guardare le gesta di Ray Sugar Leonard e dei grandi campioni del passato, anche se non disdegnavo i film sul pugilato come i diversi “Rocky” interpretati da Sylvester Stallone.
Quando hai iniziato a praticare la Boxe?
Diciamo che il mio primo approccio alla pratica è stato ad 11 anni, quando ho iniziato ad allenarmi e ad imparare le tecniche basilari insieme a mio padre, l’ingresso in palestra è venuto l’anno dopo e l’anno successivo ho voluto festeggiare il mio 13° compleanno salendo sul ring per il mio debutto tra gli “Schoolboy” in quel giorno speciale.
Oggi ti trovi a combattere per un Titolo Mondiale, dopo aver trascorso un paio di anni a rincorrere il Titolo Italiano senza aver potuto combattere per questa cintura.
Si, devo ringraziare Massimiliano Duran per questa grande opportunità; riguardo al Titolo Italiano oramai mi sono messo il cuore in pace, vedremo in futuro cosa succederà, al momento sono concentrato su questo incontro, che intendo assolutamente vincere.
Qual’è il pugile al quale ti sei ispirato o che ti ha influenzato di più?
Sono stato affascinato dal pugilato di Roy Jones Junior, la tecnica sopraffina, la velocità della sua azione, ma anche la capacità di dare spettacolo sul ring, mi sono molto piaciute, poi ovviamente i campioni sono stati tanti ed ognuno ha per me caratteristiche che apprezzo e mi piace guardare.
Hai potuto vedere qualche video del tuo avversario o lo conoscerai direttamente sul quadrato?
Abbiamo trovato video con alcune riprese di suoi incontri e li abbiamo visionati con il maestro, quando è possibile è sempre meglio conoscere le caratteristiche del proprio avversario ed avere un’idea del suo modo di combattere. È un pugile che combatte in modo aggressivo e come me ha un colpo che fa male, io mi sto preparando al meglio per contrastarlo e sono certo che sarà un combattimento altamente spettacolare, una vera battaglia.
Questo incontro di valore mondiale sarà per te una vetrina straordinaria, che potrà aprirti le porte al mondo del pugilato “stellare”.
Ne sono consapevole, per questo ho scelto, quando sono passato al professionismo di dedicarmi solamente alla Boxe, questo è il mio mestiere e per farlo al meglio, mi alleno due volte al giorno dal lunedì al venerdì, poi faccio un solo allenamento al sabato e mi riposo la domenica.
Hai scelto di aggregarti alla squadra dell’Accademia Boxing Duran, da cosa è nata questa decisione?
Ho avuto modo di conoscere prima Massimiliano Duran, ed ho capito fin da subito che tra noi c’erano molte affinità e condivisione di pensiero riguardo al pugilato ed agli obiettivi che deve porsi un pugile professionista, inoltre sono convinto che entrambi i fratelli Duran, oltre ad un passato prestigioso sul ring, abbiano una grande esperienza professionale e possano rappresentare un grande arricchimento per me e per il mio futuro.














