BOXE. VERDETTO AMARO PER AHMED OBAID
Non è andato a buon fine il tentativo del pugile della ‘Boxing Duran’ di conquistare il Titolo Italiano vacante dei Pesi Mosca (52 Kg.), che si è tenuto a Ladispoli (Roma) presso il Centro Sportivo ‘Il Gabbiano’, sabato 6 luglio. Al termine di un incontro, sulla distanza delle 10 riprese, due componenti della giuria hanno visto vincente il co-sfidante, pugile di casa Manuel “Grillo” Rizzieri, mentre un solo giudice ha visto la vittoria di Ahmed ” Gentleman” Obaid. È giusto sottolineare che l’incontro è stato molto equilibrato e combattuto con grande agonismo da entrambe i contendenti, con i pugili che si sono equivalsi praticamente in tutte le riprese, un verdetto quindi difficile da emettere, che ha visto appunto diverse interpretazioni del match da parte dei giudici. Un verdetto rivelatosi amaro per Obaid, che fino al suono dell’ultima campana sembrava potesse tornare a Ferrara con la cintura di Campione Italiano. Di positivo in tutto questo, sicuramente la grande crescita pugilistica dimostrata dall’allievo di Massimilano Duran in occasione di questo campionato italiano, il pugile della ‘Boxing Duran’ esce sconfitto da questo incontro, ma avrà certamente maturato la consapevolezza di avere le doti per poter affrontare nuovamente sfide di alto livello.
Qualche polemica si è innescata, come spesso accade quando la posta è importante, al termine dell’ultima ripresa, in particolare per la scivolosità del tappeto del ring, che ha messo entrambi i pugili in difficoltà in diverse occasioni durante l’incontro. A sottolinearlo proprio Massimiliano Duran, che si è detto intenzionato comunque a chiedere una immediata rivincita, affidando ai social questo suo commento a caldo dopo il match: “Ho depositato un reclamo formale al commissario di riunione per l’impossibilità di combattere su un ring in cui era impossibile stare in piedi. Ho chiesto una rivincita immediata, ed ora rimango in attesa della decisione della FPI. Del verdetto non parlo perché bastano le immagini a parlare e non occorre altro. Sicuro non è né corretto né giusto sapere il verdetto prima che questo venga decretato dal ring announcer e dall’arbitro e questo è quello che accaduto all’angolo del nostro avversario”.