CALCIO. TRA GOAL E SPETTACOLO IL DERBY TRA CENTESE E CASUMARO, VA AI PADRONI DI CASA.

La Centese vince in casa 4-3, il primo Derby della stagione con il Casumaro, stella di questo pomeriggio al G&G Stadium di Cento, Federico Bonacorsi, che ha “firmato” per 3 volte con il suo nome nel tabellino della partita.

Sia chiaro però, che questa non è stata la vittoria di un solo uomo. Certo, Federico “Il Biondo” Bonacorsi ha lasciato il segno, firmando una tripletta e portando a casa il pallone tra gli applausi del pubblico del G&G Stadium, ma non è stata soltanto la sua giornata.

È stata la vittoria di un gruppo compatto, determinato e orgoglioso e soprattutto dell’uomo del giorno: Mister Ciro Di Ruocco.

A dieci minuti dalla fine, sul 4-1, il tecnico biancoazzurro ha scelto di far entrare in campo alcuni giovani, regalando loro l’emozione più grande: giocare davanti a oltre 800 spettatori in un pomeriggio di pura passione sportiva.

Una scelta coraggiosa e visionaria, che avrebbe potuto trasformarsi in rischio se il Casumaro, guidato dallo specialista delle punizioni Mirko Lodi, fosse riuscito a completare la rimonta.
E invece no: la sua decisione è stata premiata e il coraggio, questa volta, ha avuto ragione.

Il Casumaro ha onorato la partita con rispetto e orgoglio, sostenuto da un pubblico caloroso che, al triplice fischio, ha tributato un lungo applauso a entrambe le squadre.
Un gesto che dimostra come il calcio, anche nei campionati dilettantistici, possa ancora unire e trasmettere emozioni autentiche.

Tra i protagonisti, impossibile non citare il Capitano Garetto, simbolo di leadership e sacrificio, sempre pronto a farsi carico dei momenti difficili, e William Tartaruga, portiere affidabile e determinato, sicurezza e riferimento per tutto il gruppo.

Nel cuore del gioco, invece, spicca Bonvicini, centrocampista di grande equilibrio e intelligenza tattica, elemento ormai imprescindibile nello scacchiere biancoazzurro.

A completare la giornata di festa, la presenza dei bambini del settore giovanile che hanno accompagnato i giocatori in campo: i loro sorrisi, l’entusiasmo, la richiesta di autografi al termine della gara.
Per loro non conta la categoria, ma il sogno.

È questo il calcio che vince: quello che accende il cuore, che fa sognare, che unisce una città intera.