ECCELLENZA: ARS ET LABOR SEMPRE DAVANTI, POLEMICHE DAL DERBY, STOP ALLA COMACCHIESE

Il campionato di Eccellenza si avvia spedito verso il giro di boa, questi i verdetti emanati dalla penultima giornata del girone di andata.

ARS ET LABOR

Vince di misura, ma sembra aver definitivamente raggiunto la maturità giusta, l’Ars Et Labor contro un’ostica Sampierana. Il primo tempo dei ragazzi di Mister Di Benedetto, che per via della squalifica rimediata contro il Sanpaimola ha assistito alla gara dalla gradinata, ha mostrato un gioco verticale aggressivo, divertente e per lunghi tratti capace di sovrastare l’avversario, forse colpevolmente rinunciatario. La mole di gioco dei Biancazzurri è stata tanta, ma solo un guizzo di Malivojevic al 30′, che ha servito perfettamente Ricci (al primo centro stagionale), ha permesso di sbloccare il risultato. Nel secondo tempo c’è spazio per l’ultimo arrivato Piccioni, apparso ancora in ritardo di condizione e “colpevole” di aver mancato due nitide occasioni da rete. Con le maglie che si allargano, inizia lo show del solito Senigagliesi, che svernicia la fascia incessantemente ed è costante spina nel fianco per la difesa dei romagnoli, che si difendono come possono. Ultimi minuti dove sale la pressione, Di Benedetto inserisce Stoskovic per resistere all’assedio finale, che non produce mai veri pericoli dalle parti di un Giacomel di fatto inoperoso. L’ultima gara di campionato sarà contro il Faenza, per continuare il serratissimo testa a testa con il Mezzolara, di scena sabato nell’anticipo contro il Sant’Agostino.

MESOLA-SANT’AGOSTINO

C’è un detto, molto popolare nel calcio, che recita “Chi vince ha sempre ragione”: il Sant’Agostino ne rifila quattro al Mesola e stravince il derby, ma non sono mancate le proteste per una direzione di gara giudicata dai padroni di casa non all’altezza, che ha portato anche all’espulsione di Mister Cavallari. La gara è sin dalle battute iniziali fisica e combattuta, sopratutto a centrocampo. Al 9′ primo episodio chiave: Pierfederici controlla in area, Lucci è in ritardo e il suo tackle totalmente fuoritempo; dal dischetto si incarica lo stesso Pierfederici, che è perfetto nello spiazzare Guidi e portare in vantaggio i “ramarri”. Dopo i primi 10′ il ritmo si abbassa, il Sant’Agostino, ricco di qualità dalla mediana in su, si abbassa colpevolmente e il Mesola prende in mano la gara, pur senza strafare. La prima conclusione pericolosa dei mesolani arriva dai piedi di Spanò, che calcia bene ma Costantino è bravo a deviare sul fondo. Pochi minuti dopo è il turno di Davo: l’ex Copparo manda incredibilmente alto su contropiede pericoloso, ma subito dopo costringe l’estremo difensore ospite a superarsi su un tiro dal coefficiente di difficoltà elevatissimo. La ripresa si apre con due episodi che di fatto condizionano la gara: Nisi atterra Cantelli al limite dell’area dei castellani, i giocatori si fermano in attesa del fallo a favore del fantasista mesolano, ma il Direttore di gara non fischia e ad approfittarne è Lisanti, che senza marcatura trafigge Guidi con un tiro incrociato imparabile. Le proteste sono veementi, Cavallari non ci sta e viene allontanato per le eccessive lamentele.  Quattro minuti dopo il Mesola accorcia le distanze, ma è forse l’episodio più discusso della partita. Rivas calcia, Costantino neutralizza, la sua respinta arriva sui piedi di Davo che ribatte a porta sguarnita, vedendo il suo tiro “parato” da Iazzetta: l’arbitro fischia il rigore, ma per il difensore Biancoverde è solamente cartellino giallo. La panchina del Mesola protesta spazientita, Cantelli è bravo ad isolarsi e calciare un penalty perfetto che riapre la partita. Nel nervosismo generale è un colpo d’autore a chiudere i giochi: Vanzini avanza sulla fascia, crossa perfettamente, Nisi (appena arrivato dal Coriano, Serie D) si coordina e con una rovesciata da altre categorie insacca il gol dell’1-3. Applausi a scena aperta, ed è la mazzata definitiva alle speranze di un Mesola sbilanciato in avanti. Nel finale Ascanelli in contropiede segna il definitivo 1-4, risultato tondo, forse troppo severo per ciò che si è visto e ciò che è successo, ma il Sant’Agostino è vivo e vuole tornare nelle prime posizioni.

COMACCHIESE

Il Massa Lombarda espugna il “Raibosola” di Comacchio dopo una partita ordinata e di grande pressione. Una Comacchiese generosa, che ha trovato nel suo portiere Campi gli interventi decisivi per rimanere in partita, non è mai riuscita ad essere davvero pericolosa, interrompendo il bel filotto di risultati positivi delle ultime settimane. Prima parte bloccata, poi a turno Senesi, Fogli e Simone impegnano Campi, che si esalta e mantiene il parziale sulla parità. Ad inizio ripresa grande contropiede gestito da Mancini, il suo cross per Taroni è perfetto ma il giocatore dei lagunari è impreciso e manca il gol per centimetri. al 57′ ecco il vantaggio del Massa: corner insidioso, Hisa svetta più in alto di tutti e cade il muro di Campi, che nulla può sulla precisa incornata. Dopo il vantaggio il Massa Lombarda amministra senza difficoltà, mentre per i ragazzi di Candeloro non sono sufficienti i cambi per ribaltare il match. Sconfitta amara ma giusta, che non compromette il cammino della Comacchiese, consapevole che ci sarà da lottare fino alla fine.

RISULTATI:

Ars Et Labor Ferrara-Sampierana 1-0 (Ricci)

Mesola-Sant’Agostino 1-4 [Pierfederici, Lisanti, Nisi, Ascanelli (SA), Cantelli (M)]

Comacchiese-Massa Lombarda (Hisa)

CLASSIFICA:

Ars Et Labor Ferrara 33

Mezzolara 33

FCR Forlì 30

Sampierana 26

Massa Lombarda 26

Medicina 25

Castenaso 25

Russi 24

Faenza 24

Sant’Agostino 22

Fratta Terme 20

Pietracuta 19

Y.Santarcangelo 17

Sanpaimola 17

Comacchiese 17

Solarolo 12

Osteria Grande 12

Mesola 11

A cura di Filippo Mamini