I GRANDI FERRARESI NELLO SPORT: DINO BRUNI
Nato a Portomaggiore il 13 aprile del 1932, Dino Bruni è una leggenda vivente del Ciclismo ferrarese. Innamoratosi fin da bambino della bicicletta, seguendo il padre che appassionato di ciclismo, lo portava a vedere gli eroici corridori di quegli anni, Bruni riceve la sua prima bicicletta da corsa in prestito da un meccanico, che in cambio gli chiede, prima di iniziare a correre e poi di farlo con buoni risultati, la risposta di Dino Bruni arrivò dalla strada, con la conquista del Campionato Italiano Allievi nel 1950 e successivamente la partecipazione nel 1952 alle Olimpiadi di Helsinki in Finlandia, dove si è classificato 2° nella gara a a squadre e 5° nella gara in linea e ancora nel 1956 quando alle Olimpiadi di Melbourne in Australia, ha raggiunto il 4° posto nella gara a squadre ed il 28° in quella in linea. Tra queste due edizioni delle Olimpiadi, il corridore portuense, ha partecipato ai Campionati del Mondo di ciclismo su strada, tenutisi a Frascati il 27 e 18 agosto 1955, dove si è aggiudicato la Medaglia di Bronzo tra i dilettanti, salendo su un podio tutto italiano con il vincitore Sante Ranucci e la Medaglia d’Argento Lino Grassi. Anche grazie a questi risultati, Dino Bruni è considerato oggi, uno dei migliori ciclisti dilettanti agonisti degli anni 50. Il passaggio al professionismo avviene verso la fine del 1956. Tra i professionisti, Bruni ha modo di dimostrare le sue doti di eccellente stradista e di velocista tenace e grintoso, molte delle sue vittorie sono infatti frutto di azioni personali. Nel suo Palmarès, spiccano diverse vittorie ottenute in competizioni importanti come, nel 1957, la Coppa Gori e il Gran Premio di Como con la squadra della Bianchi, Il Giro di Reggio Calabria nel 1961, la Tre valli Varesine nel 1959, la Coppa Sabatini, vinta nel 1961 con la squadra della Ignis e nel 1963 con quella della Gazzola. Il Giro d’Italia lo vide trionfare nel 1960, nella prima tappa Roma -Napoli, vittoria che gli diede la soddisfazione di indossare la maglia rosa e poi ancora, nello stesso Giro, arriva primo sul traguardo di Trieste nella 17ª tappa. Ma molte delle sue vittorie arrivarono anche all’estero, vinse al Tour de France, sui traguardi di Rouen e Saint Etienne nel 1959 con la Ignis ed a Pogues les Eaux nel 1962 con la squadra della Gazzola e sempre in Francia, nel Tour de la Champagne del 1960 con la maglia della Ignis. Vinse anche in terra di Spagna, tre tappe nella Vuelta del Sureste nel 1958 con la squadra della Bianchi ed in Svizzera, nel Tour de Suisse nel 1962 dove vinse la tappa di apertura arrivando primo al traguardo di Diessenhofen, indossando la maglia della Gazzola. Dino Bruni fu anche chiamato in Nazionale e vestì la maglia azzurra ai Campionati Mondiali del 1959 a Zandvoort nei paesi Bassi, dove si classificò 38° nella gara in Linea. Il suo ritiro arriva nel 1964 all’età di 32 anni, dopo aver corso a fianco dei più grandi protagonisti della sua epoca, come Fausto Coppi ed Ercole Baldini. Oggi 92enne, vive nella sua Portomaggiore dove è ritornato al termine della carriera agonistica. Sulla sua vita e sulle sue gesta sportive, è stato scritto un libro dal giornalista, scrittore, storico ed esperto di ciclismo Luciano Boccaccini, dal titolo: “Dino Bruni. Il Piacere della Sfida”