MATTEO BERTOLINI: “GLI OBIETTIVI 4 TORRI? CRESCITA, SALVEZZA, SETTORE FEMMINILE E BASKIN”

 

Con i suoi 78 anni di vita, la Pallacanestro 4 Torri, detiene il record di essere la società di basket più longeva della nostra provincia ed il vanto di avere svolto attività sportiva ininterrotta, dal giorno della sua fondazione ad oggi.

Correva l’anno 1947, quando il frate gesuita Padre Giandomenico Maddalena, insieme a un gruppo di giovani sportivi, fondava il “Circolo Giovanile 4 Torri”, collocandone la sede nella centrale Piazza Sacrati di Ferrara. Tre le attività sportive promosse dal sodalizio: la Pallacanestro, la Pallavolo ed il Tennis tavolo. La scelta del colore sociale Granata, non è documentata, ma si ritiene possa essere stata successiva alla fondazione del circolo sportivo e ispirata alla memoria del grande Torino, squadra di calcio leggendaria, vittima di un disastro aereo nel maggio 1949 a Superga; una tragedia che commosse tutta l’Italia.

Abbiamo incontrato il Presidente Matteo Bertolini, che regge ufficialmente le sorti della società dal 1° Luglio 2024, per approfondire la conoscenza di questa storica realtà del basket ferrarese.

Presidente Bertolini, come è arrivato al timone della 4 Torri Pallacanestro?

La vicenda è certamente singolare, sono un appassionato di pallacanestro fin dall’infanzia e settimanalmente mi ritrovavo con alcuni amici a giocare nel campetto 4 Torri, che si trova nel giardino pubblico adiacente al Pala Aeffe; una volta trovammo un canestro rotto e contattando l’allora Presidente della società Luigi Moretti, mi offrii di farlo riparare gratuitamente dalla mia impresa. Moretti fu grato di questo gesto e mi invitò a seguire la squadra al Pala Aeffe, da lì è nata la nostra amicizia e successivamente la proposta di prendere il timone della società, che lui aveva guidato da oltre trent’anni. Ho accettato la sfida con entusiasmo, ed eccomi qua.

Questa è la sua seconda stagione, dopo un esordio veramente speciale, che ha visto la 4 Torri promossa in Serie C, al suo primo anno di Presidenza.

Si, lo scorso campionato abbiamo deciso di affidare la squadra all’esperienza di Coach Daniele Dalpozzo, costruendo per il tecnico argentano una squadra che fosse competitiva, la sua bravura e quella dei ragazzi hanno portato a questo importante salto di categoria, di cui siamo tutti molto soddisfatti.

Quanti ragazzi attualmente vestono la maglia Granata e quanti sono i responsabili che li seguono?

Quest’anno abbiamo 150 atleti e stiamo lavorando molto bene per incrementare il nostro vivaio, è nostra intenzione nei prossimi anni, rinforzare la prima squadra attraverso la crescita di giocatori provenienti dalle nostre formazioni giovanili, che attualmente tra Mini Basket e Under sono dieci, alcune delle quali, va detto, completate grazie alla collaborazione con altre importanti società del territorio. Per quanto rigarda i nostri Tecnici, incaricati di allenare e far crescere i bimbi e i ragazzi, tra istruttori, istruttrici e Coach in questo momento sono dodici.

Qual è il vostro bacino di reclutamento per i futuri cestisti granata?

Scegliamo di fare promozione nel territorio dove insiste il Pala Aeffe, quindi il quartiere Barco, Pontelagoscuro e il quartiere Doro. Cerchiamo di coinvolgere bimbi e ragazzi di queste zone, soprattutto per una questione sociale di aggregazione tra i giovani, ma anche per comodità delle famiglie e dei ragazzi, a frequentare gli allenamenti nel nostro palazzetto.

Ritornando alla prima squadra neopromossa in Serie C, che traguardo vi siete posti per questa stagione?    

Da squadra neopromossa ovviamente cercheremo di mantenere la categoria e soprattutto di farlo possibilmente senza soffrire. Purtroppo abbiamo perso alcuni giocatori importanti, che ci hanno lasciato per motivi personali e professionali. Al momento riteniamo di avere un Roster adeguato alla categoria, ma non escludiamo di rinforzarci nei prossimi mesi per cercare una salvezza tranquilla.

Quali sono i vostri obiettivi per il prossimo futuro?

Come dicevo, continuare a far crescere in nostro vivaio giovanile sia nei numeri che in qualità, dare vita al settore femminile, che vogliamo sicuramente attivare e promuovere, per offrire l’opportunità di giocare a basket anche a bimbe e ragazze del nostro circondario e non ultimo, la formazione di una squadra di Baskin, sempre nell’ottica del sociale, nella quale crediamo fermamente. Questi due ultimi, sono obiettivi che richiederanno ancora un po’ di tempo, ma dei quali ci stiamo occupando con la massima dedizione in questi ultimi tempi, dopo una prima stagione che mi ha visto molto impegnato a prendere “confidenza” con i meccanismi societari ed il loro funzionamento.